La cerimonia di premiazione nel corso della quale è stato riconsegnato nelle nostre mani il prestigioso trofeo, si è svolta come da tradizione all’ IPSOEA Carlo Porta di via Uruguay 26/3, giovedì 28 gennaio 2016.
Nell’occasione, per voce di ex campioni dello sport come la sciatrice Cludia Giordani si sono ribaditi i fondamentali valori formativi che l’attività sportiva fornisce a chi la pratichi, unitamente ai potenti elementi di aggregazione sociale .
Ritirando il Trofeo dalle mani della mitica prof.sa Lucia Fedegari al suo ultimo atto ufficiale prima di godersi la meritata pensione, abbiamo colto l’occasione per ribadire i concetti soprascritti auspicando la modifica della regola del “numero minimo di giocatori/trici per squadra” che da anni sta di fatto modificando risultati in termini che incrinano sensibilmente il valore sportivo dei risultati stessi . Se a livello professionistico, l’esasperazione porta ad inseguire la vittoria a qualsiasi costo con frequenti azioni e ricorsi mirati all’ottenimento del risultato aldilà di quanto abbia decretato il campo, pensiamo che a livello scolastico dove pur la qualità dei partecipanti è mediamente di livello buono/alto con punte di eccellenza, sia da privilegiare assolutamente tale verdetto. Chi dovesse trovarsi in numero inferiore a quello indicato, per una o mille ragioni ( ben lo sa chi lo sport lo vive o lo ha vissuto), ne avrebbe di fatto solo uno svantaggio. Che per questa condizione gli venga assegnata una sconfitta a tavolino, ci sembra veramente inadeguato e irrispettoso verso i più alti valori dello sport.
La cerimonia si concludeva con la pure tradizionale prova di abilità degli studenti del Porta, espressa attraverso un rinfresco impeccabilmente preparato e servito dagli allievi, sotto l’esperta guida dei loro insegnanti.
A trofeo “riportato a casa”, vogliamo ringraziare in primis il Dirigente Scolastico Gian Ferruccio Brambilla(sportivo vero) per la comprensione e l’appoggio fornito, così come la DSGA Gloriana Brambilla per il suo entusiasmo prorompente, dispensato fino all’ultima ora dell’ultimo giorno di lavoro, augurandole una felicissima pensione ed altrettanto successo nella sua pratica dello Shatsu. Un grazie sentito a chi ha materialmente guidato “le truppe corrazzate” alla riconquista del Trofeo Tortoreto a suon di vittorie e medaglie di metallo nobile: i professori Marina Carnelli, Silvia Bocchi, Pierosario Giuliano, Maurizio Tonella e il qui scrivente . Una menzione particolare per Fabio Galatà, papà di Diego, un uomo che vede il mondo ovale , e infine ma solo per tributargli il più fragoroso e lungo degli applausi : le studentesse e gli studenti che hanno permesso tutto questo, con la loro caparbietà, talento, perseveranza, resilienza, carattere e voglia di vincere . E’ implicito ma è bene riportarlo, un grazie alle loro famiglie. Senza di VOI questo articolo non sarebbe esistito.
L’ attività per l’anno 2015/6 è da poco cominciata … Un saluto affettuoso ai “98” che lasciano il passo ai “2001” . Proveremo a mantenere il Tortoreto dallo “Zio Ettore” anche quest’anno.
Guglielmo Malusardi