Per la cronaca sportiva delle due competizioni, abbiamo pensato di affidarci a due inviati speciali: i vincitori delle due categorie Beatrice Veneruso e Harold Cánal Caceres .
Harold come vedrete ha avuto carta blanca per redigere la sua cronaca in lingua madre , in omaggio ai suoi natali peruviani e ai tanti genitori de habla hispana , di allievi dell’Istituto .
A scanso di equivoci abbiamo fornito la traduzione .
Campestre 2016
Oggi,1 dicembre 2016 , oltre sessanta studenti iscritti hanno gareggiato nella corsa campestre dell'istituto Ettore conti, per disputarsi la qualificazione alle finali scolastiche provinciali.
La gara, tenutasi al parco di Trenno, è stata organizzata con molta cura: ad ognuno è stato assegnato un numero con relativo nome e cognome.
Il percorso era segnalato da nastri e da alcuni dei professori presenti sul campo di gara.
La cosa migliore è che quest'anno c'è stata una maggiore competizione dal momento in cui si sono presentati alla partenza più di 60 ragazzi.
All'inizio c'è stato un primo giro di riscaldamento, con la professoressa Bocchi che nel frattempo illustrava il percorso in sella alla sua bicicletta
Come da copione la prima delle due gare ha visto noi ragazze protagoniste.
La prova prevedeva due giri per un totale di circa 1.500 metri.
La gara è stata entusiasmante, soprattutto è stata una nuova esperienza per tutti.
Arrivate al traguardo, stanche ma vittoriose, ci siamo apprestate ad 'arbitrare' i ragazzi, che hanno disputato un ottima gara raggiungendo brillanti risultati.
Dopo esserci congratulati uno con l'altro,ognuno ha preso la proprio strada.
Beatrice Veneruso
Mi última carrera
Correr, asi como el fútbol, es mi pasión y mi vida.
El 1 de diciembre del año 2016, corrí por última vez para el Instituto Ettore Conti de Milán y estoy muy orgulloso por haberlo hecho.
El circuito de la carrera se hallaba en el parque del Trenno. Era simple tres vueltas, de casi 700 metros alrededor de un bellisimo campo de hierva; tres como la Divina Comedia de Dante: el infierno, el purgatorio y el paraíso.
Correr otra vez con mis compañeros, Luca, Matteo, aunque si faltaba Eddoardo, con los cuales el año pasado nos emboscamos en una grandisima aventura que inició el patio de nuestro Instituto, donde nos conocimos, pasando por el Monte Stella y el Parco de Monza, donde ganamos la final provincial y regional, llegando hasta Grado, donde nos quedamos con un respetable 4° lugar en la FINAL NACIONAL DE CROSS, fue muy divertido.
Primero competiron las mujeres, dando a conocer de lo que ellas son capaces de hacer, magnifico.
A seguir, todos los participantes, incluso yo, nos posicionamos en la linea de inicio y cuando el profesor nos dió la señal empezamos a correr,
El primer paso que dì para mi, fue devastador. Mis pensamientos negativos me estaban matando, por toda la primera vuelta me continuaba a repetir a mi mismo: no tiene sentido correr, no soy nadie, perderé seguramente,.... Pero sin darme cuenta concluí la primera vuelta y estaba luchando por el primer puesto, entonces inicié a dudar de mi mismo, no sabìa si debía continuar o dejarlo, mientras tanto continué a correr…Fue en ese momento que ví la metà y dado que faltaba solo una vuelta me dije a mi mismo: “Para poder ganar una competiciòn no solo es necesario quererlo y punto, tambièn tienes que divertirte al maximo.” Gracias a ello, la ultima vuelta me resultò mucho mas que facìl y me senti con màs energias porquè en ese momento, solo pensaba en divertirme y disfrutar de mi ùltima carrera.
Cuando crucé la meta, los profesores me felicitaron por haber llegado en 1°lugar, mientras obserbaba la llegada de los otros participantes y viejos compañeros, entendí una cosa muy importante: “ Sólo nosotros podemos saber nuestros límites y no existe un peor enemigo para nosotros que nosotros mismos. Querer, creer, soñar,.. eso es lo que las personas necesitan para lograr sus metas pero, segùn yo, eso no tiene sentido si no te diviertes.”
Espero que los chicos que participaran proximamente a los Campeonatos Estudiantiles, de las diferentes diciplinas deportivas, sepan como divertirse para que continuen a llenar de gloria nuestro Instituto.
Agradezco a todos los profesores y compañeros del Instituto Ettore Conti, con los cuales colaborè durante este extraordinario viaje deportivo.
Harold Canal Cáceres
La mia ultima gara
Correre così come il calcio, è la mia passione,la mia vita.
Il primo dicembre 2016, corsi per l’ultima volta per l’Istituto Ettore Conti e sono molto orgoglioso di averlo fatto.
Il percorso trovava luogo nel Parco di Trenno . Erano tre giri di quasi settecento metri che si sviluppavamo ai margini di un bellissimo campo erboso. Tre come nella Divina Commedia di Dante: inferno, purgatorio e paradiso .
Correre un ‘altra volta coi miei compagni Luca , Matteo , anche se mancava Edoardo ( si riferisce rispettivamente a Schiavone, Briscini e Nizzi ndr) con i quali l’anno scorso ci addentrammo in una grandissima avventura che iniziò nel campo del nostro Istituto dove ci conoscemmo, passando per il Monte Stella e per il Parco di Monza dove vincemmo rispettivamente le finali provinciali e regionali, arrivando fino a Grado, dove arrivammo a un quarto posto assoluto di tutto rispetto nelle finali nazionali di corsa campestre, mi è piaciuto molto.
Prima gareggiarono le ragazze, mostrando a tutti quello che sono capaci di fare. Magnifico.
A seguire, tutti i partecipanti incluso me stesso, si posizionarono sulla linea di partenza e quando il professor Tonella diede il segnale, cominciammo a correre. L’inizio fu per me qualcosa di devastante, i miei pensieri negativi mi stavano uccidendo. Per tutto il primo giro continuavo a ripertermi :” Non ha nessun senso correre, non sono nessuno, perderò sicuramente “ Ma senza quasi rendermene conto conclusi il primo giro e stavo lottando per la prima posizione . Fu allora che iniziai a dubitare di me stesso non sapendo più se continuare lo sforzo o abbandonare, e mentre pensavo continuavo a correre e vidi il traguardo e dato che mancava solo un giro, dissi a me stesso “ Per poter vincere una competizione non è solo necessario volerlo, devi anche divertirti al massimo” .
Grazie a questo, l’ultima tornata mi risultò molto più facile e mi sentivo con molte più energie perché in quel momento pensavo solo a divertirmi e godere ogni momento della mia ultima gara…
Quando tagliai il traguardo i professori si complimentarono per il mio primo posto . Mentre osservavo l’arrivo degli altri concorrenti e dei vecchi compagni, capii una cosa molto importante : solo noi possiamo sapere i nostri limiti e non esiste peggior nemico di noi stessi per noi stessi.
Volere, credere, sognare , questo è ciò di cui hanno bisogno le persone per raggiungere i loro traguardi, ma secondo me, questo non ha senso se non ti diverti.
Spero che i ragazzi che parteciperanno ai prossimi Campionati Studenteschi , nelle diverse discipline, sappiano come divertirsi, per continuare a coprire di gloria il nostro Istituto.
Sono molto grato a tutti i Professori e ai compagni , con i quali ho collaborato in questo straordinario viaggio sportivo.
Harold Canal Cáceres
p.s. Harold che ha partecipato fuori classifica frequentando la classe terza ma essendo del 1999, quindi, quindi non più della categoria “allievi” ( 2002, 2001, 2000 ) non sapeva all’atto della stesura dell’articolo, che l’edizione 2016 delle Finali Provinciali, prevede la partecipazione della categoria Juniores, quindi la sua “ Ultima gara “ non è stata quella del primo dicembre 2016 … Se si aggiungono Nizzi e un altro Junior piè veloce ( verifiche permettendo ) … Ci divertiremo col trenino Juniores !
Guglielmo Malusardi
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